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Castagnole di Ricotta

castagnole di ricotta con anice a arancia

Giovedì grasso…non possono mancare le frittelle! Zeppole, ciambelle, frappe, cicerchia, struffoli…in ogni parte d’Italia oggi si frigge ancora una volta per festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale.

Ma sapete perché a Carnevale si frigge?
Una tradizione legata alla macellazione del maiale nei mesi di dicembre e gennaio.

Del maiale, si sa, non si butta via mai niente, neanche il grasso.

Durante la macellazione, veniva separato dalla cotenna, tagliato a tocchetti e messo a cuocere a fuoco lento fino a fondere. Dopo alcune ore, i pezzi di grasso, venivano filtrati: con la parte liquida si otteneva strutto, dalla parte solida residua i ciccioli.
Lo strutto raffreddato all’interno della vescica del maiale o in vasi di vetro o terracotta era consuetudine conservarlo nelle cantine.

Dunque, la frittura per il Carnevale nel mese di febbraio è nata dalla esigenza della massaie di consumare  le conserve di strutto.

Bianco, inodore e insapore con un punto di fumo altissimo, risultava essere perfetto per la frittura dei dolci. Oggi sempre più raramente si frigge con la strutto, ma è rimasta solida la tradizione dei dolci fritti nel periodo di carnevale.

Frappe, castagnole e zeppole sono quelle che nella nostra città vanno per la maggiore.
Come succede sempre per i dolci della tradizione, ognuno di noi, conserva nell’agendina la ricetta della nonna e della zia per il fritto perfetto!
Oggi vi do la ricetta delle castagnole alla ricotta, che prepariamo a casa. L’uso della ricotta dà all’impasto una consistenza soffice e asciutta, e da latticino magro consente di eliminare dagli ingredienti altri grassi tipo olio e burro.
Provatele, perché ne rimarrete conquistati!

Buon fritto a tutti!

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Castagnole di ricotta con anice e arancia

Preparazione10 min
Cottura30 min
Tempo totale40 min
Porzioni: 4
Chef: Laura Gioia

Ingredienti

  • 4 uova
  • 450 g di farina
  • 250 g di ricotta di pecora o vaccina
  • 160 g di zucchero
  • succo e buccia di un'arancia bio
  • 1/2 bicchiere di liquore all' anice
  • semi di anice a piacere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di cannella
  • un pizzico di sale

Istruzioni

  • In una ciotola lavorate la ricotta con lo zucchero ed un pizzico di sale, fino a ridurla in crema. Aggiungete le uova, uno per volta, il liquore e i semi d'anice, la cannella, la buccia dell'arancia grattugiata ed il suo succo (non più di mezzo bicchiere). Infine unite la farina setacciata con il lievito ed amalgamate bene.
  • Scaldate in un pentolino profondo, dal fondo spesso, l'olio d'arachide con una mandorla (assorbirà parte dell'odore della frittura). Una volta raggiunta la temperatura ideale (180°) formate delle palline con l'impasto servendovi di due cucchiaini oppure di una sac à poche.
  • Lasciate cuocere per 4/5' e poi scolate e adagiatele su carta paglia o carta assorbente da cucina.
  • Lasciate raffreddare e poi copritele con zucchero a velo o zucchero semolato o miele.

Note

Per controllare la temperatura dell'olio potete servirvi di uno stuzzicadente: quando sarà coperto di bollicine l'olio è pronto per friggere.

castagnole di ricotta con anice e arancia

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« Banana bread con miele e ricotta- Gluten Free

Commenti

  1. Mirtilla dice

    17/02/2015 alle 4:06 PM

    che meravigliosi bocconcini golosi!!!

    Rispondi
  2. franci s. dice

    17/02/2015 alle 6:20 PM

    Buone e belle! 🙂

    Rispondi
  3. vitaincasa il lato rosa dice

    12/02/2021 alle 10:20 AM

    Mia mamma mi ha spiegato spesso il perché dei fritti a Carnevale! Mi fa piacere che se ne parli, è importante e bello conoscere la storia dei piatti tradizionali! Grazie!

    Rispondi
    • Laura dice

      15/02/2021 alle 5:57 PM

      Grazie mille a te! Mi piace raccontare quel che si nasconde dietro una ricetta o ad un piatto della tradizione 🙂

      Rispondi

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Mi chiamo Laura, vivo nel cuore dell’Abruzzo, in un paese dell’aquilano, circondato dal verde intenso dei boschi e dalle ombre morbide delle montagne. Solare, ma anche un po’ lunatica sono mamma, moglie, aspirante cuoca e apicoltrice neofita. Amo le cose semplici, ma non banali. Adoro cucinare, ma di più adoro il cibo. Mi piace definirmi food lover prima ancora che foodblogger!

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