In questo momento il sole sta sciogliendo gli ultimi mucchietti di neve ancora presenti sui bordi delle strade.
In giardino, il prato, è ancora in gran parte imbiancato, ma è Marzo e io ho voglia di tornare a fotografare all’aperto, di evocare nei miei scatti pranzi sull’erba, pic-nic e giornata all’aria aperta!
Quindi malgrado i 2 gradi di qualche giorno fa e la tramontana che soffiava furiosa, ho allestito il mio modesto set in giardino.
C’era un angolino sotto la tettoia rimasto immune dalla nevicata di giovedì.
Ho sistemato lì la mia sediolina vintage e ho fotografato la focaccia da portare nelle future scampagnate, con il vento che faceva sventolare il canovaccio e il freddo che mi ghiacciava le dita delle mani.
Comunque ci sono riuscita, quelli che vedete sono i risultati, ditemi che guardandoli respirate aria di primavera…vi prego! 😉
Disavventure da blogger a parte, ora vorrei raccontarvi qualcosa di questa focaccia, dal gusto rustico e
genuino, preparata con la farina di Solina.
Si una farina macinata a
pietra e ottenuta da un tipo di grano tenero autoctono della provincia
di L’Aquila. Il suo caratteristico e pronunciato aroma di montagna la
rende una farina eccezionale non solo per preparare il pane e pizze, ma anche per la
pasta o per i biscotti!
Io la uso spesso tagliandola anche con altri tipi da farine, come ho fatto per la realizzazione della focaccia.
E’ venuto un impasto alto, morbido e profumatissimo!
Generalmente, nella preparazione della focaccia, ho sempre inserito l’olio, tutto in una volta, con gli altri ingredienti. Ma leggendo la ricetta di Ileana sono rimasta molto incuriosita dal metodo tratto dal libro di Emmanuel Hadjiandreou “Come si fa il pane” che prevede che l’olio venga aggiunto in 4 volte ripetendo la stessa operazione a intervalli di 10′. Più difficile a dirsi che a farsi!
Ancora una volta ho avuto la conferma che i suggerimenti di questa ragazza sono una garanzia…provare per credere!
FOCACCIA DI SOLINA
Ingredienti per una focaccia tonda cm di diametro
300 g di farina di solina
200 g di farina 0
350 ml di acqua tiepida
100 g di lievito madre rinfrescato o 3 g di lievito di birra *
30 g di olio extravergine di oliva delicato
4 g di malto, miele o zucchero
6 g di sale
per farcire
pomodorini
olive nere
sale integrale
rosmarino
Preparazione
In una ciotola capiente sciogliamo il lievito madre nell’acqua con il malto (o zucchero o miele) mescolando con un cucchiaio. Aggiungiamo la farina a pioggia con il sale, mescoliamo energicamente e lavoriamo l’impasto su un ripiano leggermente infarinato per una decina di minuti. Riponiamo l’impasto nella ciotola copriamo con pellicola trasparente e lasciamo riposare per 10′.
Dopo 10′ ungiamo un’altra ciotola e adagiamo l’impasto al suo interno; quindi tiriamo un pezzo di impasto di lato e premiamolo al centro; giriamo leggermente la ciotola e ripetiamo l’operazione con un’altra porzione di impasto. Ripetiamo questa operazione per altre tre volte.
Copriamo nuovamente con la pellicola e lasciamo riposare altri 10′.
Ripetiamo altre due volte la stessa operazione ricordando di ungere sempre prima la ciotola. Lasciamo lievitare fino al raddoppio in luogo caldo, al riparo da correnti d’aria. Io lo metto nel forno spento avvolto in una coperta di lana.
Trascorsa la prima lievitazione ungiamo una teglia (ho usato una tonda del diametro di 20 cm) e ribaltiamoci l’impasto, allarghiamolo con le dita sgonfiandolo leggermente, senza rovinarlo. Copriamo e lasciamo lievitare di nuovo fino al raddoppio del volume.
Condiamo la focaccia con le olive nere, i pomodori, il rosmarino e spennelliamo la superficie con l’olio. Inforniamo a 240° per 20′ circa. Un volta sfornata saliamo la superficie con il sale integrale. Possiamo gustarla così oppure tagliata e farcita con verdure, salumi, formaggi o quel che più vi piace!
NOTA:
*il lievito madre l’ho rinfrescato un 4/5 ore prima
Per il lievito di birra preparare un prefermento con 100 g di farina 0 e 100 g di acqua.
**per la prima lievitazione è stata necessaria tutta la notte. per la seconda lievitazione un paio di ore. bisogna tenere presente che i tempi sono relativi e dipendono soprattutto dalla temperatura dell’ambiente.
Ileana Pavone dice
Le uniche cosa a cui non rinuncerei mai: pizze e focacce! Proprio come questa.. rustica, alta, soffice, semplicemente buonissima 🙂
Queste foto mi piacciono tantissimo, ma questa non è una novità! :*
Mirtilla dice
Spettacolo!!la focaccia ha un aspetto divino,le foto poi…
Unafettadiparadiso dice
averlo un giardino così fotograferei anche in mezzo alla neve ^_^
Una focaccia che mi ricorda antichi sapori, non so se resisterei a questa lunga lievitazione….:-p