“Nel mio Sud, le cose più preziose tramandate di generazione in generazione sono le ricette di famiglia.” (R.S.J.)
Sono le ricette che dietro hanno una storia, un aneddoto, una tradizione.
Sono ricette che raccontano di riunioni di famiglia, di occasioni speciali, di mamme o suocere che svelano, nell’intimità di una cucina, a figlie o nuore l’ingrediente segreto che rende quell’impasto così morbido, quel dolce così profumato, quella zuppa così buona.
La storia di questi panzerotti, è una storia di famiglia. Una ricetta tramandata di suocera in nuora. E che ha viaggiato, negli anni, dal cuore di Napoli all’entroterra abruzzese.
Era da poco che frequentavo la casa di mio marito. Eravamo sposati da pochissimo, ed io ero una graziosa venticinquenne col pancione e con un appetito da camionista. 🙂
Dopo tanto parlare delle famose “montanare” della sua mamma(pizze fritte con sopra pomodoro e mozzarella) , finalmente una sera ho il piacere e l’onore di assaggiarle.
Uno, due, tre ben quattro montanare divorate (un vero e proprio camionista, si!!)! E mentre mangiavo, pensavo…la ricetta di questo paradiso dovrà essere mia!
E così è stato. Mia suocera mi ha passato la ricetta che a sua volta ebbe da sua suocera. Un regalo prezioso, da tramandare a mia volta.
Qui ho usato l’impasto per realizzare dei panzerotti ripieni di ricotta, rucola e pomodori secchi all’aceto balsamico di Modena Valbona.
Questa ricetta la trovate anche sul nuovo meraviglioso numero di Taste&More!
PANZEROTTI CON RICOTTA, RUCOLA E POMODORI SECCHI ALL’ACETO
BALSAMICO VALBONA
semola rimacinata q.b.
forchetta la ricotta con un pizzico di sale e una macinata di pepe, quindi
aggiungete i pomodori, sgocciolati, tagliati a pezzetti e la rucola, tagliata
con una forbice. Amalgamate bene tutti gli ingredienti.
farina in una ciotola o sulla spianatoia, formate una cavità e versarvi il
lievito sciolto in 130 ml di acqua tiepida, aggiungete la patata, il sale,
l’olio e se necessario aggiungete altra acqua, sempre tiepida, per ottenere un
impasto morbido (ma non appiccicoso) e liscio. Potete fare sia a mano che con
la planetaria, l’impasto dovrà essere lavorato per 10’/15’.
Formate una palla, ponetela in una ciotola unta d’olio, coprite con pellicola
trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Trascorso questo tempo sgonfiate delicatamente l’impasto e su una spianatoia
infarinata di semola stendete l’impasto con il matterello a 5 mm di spessore.
Con un coppapasta di 8 cm ricavate tante cerchi, distribuite al centro di
ciascuno di essi una polpettina di 20/25 g circa di ripieno. Spennellate i
bordi con l’albume d’uovo sbattuto, ripiegate la pasta formando tante
mezzelune, fate uscire bene l’aria premendo con le dita e sigillate i bordi con
i rebbi di una forchetta.
Fate lievitare i panzerotti per 60/90’ coperti con un telo.
fondo spesso, scaldate abbondante olio a 170°, oppure immergete uno
stuzzicadenti se intorno si formano le bollicine, l’olio è pronto per la
frittura: immergete due panzerotti alla volta e lasciateli cuocere 1-2 minuti
per lato, fin quando diventeranno belli dorati.
uso la patate nell'impasto per fare le graffe (proprio ora si stanno lievitando) ma l'idea di un impasto così soffice con un ripieno salato così gustoso mi piace tantissimo, prendo nota della ricetta!
buon week end
Alice
In questo impasto le patate, come nelle graffe, fanno davvero la differenza! Fammi sapere :*