Io le chiamo frappe, ma molto probabilmente a Milano le chiamerete chiacchiere, cenci in Toscana, galani in Veneto e chi più ne ha ne metta! Fondamentalmente la preparazione di questi tipici dolcetti di Carnevale è più o meno la stessa in tutte le regioni d’ Italia. Semmai varia il modo di tagliare le strisce di pasta che spesso vengono anche annodate. Poi c’è chi le spolverizza di zucchero al velo e chi ama, invece , irrorarle con del buon miele. Stavolta le ho anche ricoperte di tanti piccoli semi di papavero: sono sempre molto scenografici e danno l’idea di tanti piccoli festosi coriandoli.
Quella che sto per scrivervi è la ricetta della mia famiglia che permette di ottenere delle frappe leggere, fragranti e che riescono a mantenere le loro caratteristiche per almeno due o tre giorni e non solo appena fritte.
Ingredienti:
500 g di farina 00
30 g di burro
3 uova
1 cucchiaio e mezzo di zucchero
mezzo bicchiere di vino bianco (o grappa)
1/2 bustina di lievito in polvere
1 limone bio
olio di semi d’arachide per friggere
miele d’acacia o zucchero a velo
Nella planetaria impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo. Avvolgere nella pellicola trasparente e lascia riposare per venti minuti.
Stendere la pasta in una sfoglia molto sottile (si può usare l’apposito tirapasta), quindi ritagliare con l’aiuto di una rotella, dei rettangoli di circa cm 10×5. Praticare sulla superficie delle frappe dei taglietti obliqui, friggerle in abbondante olio d’arachide fino a quando non saranno gonfie e dorate (basteranno pochi minuti), poi scolarle sulla carta paglia.
Infine per completare sciogliete il miele in un pentolino per renderlo fluido.
Servire le frappe irrorandole con il miele e spolverizzate di semi di papavero.
mhhhhhhhhhhhhh devono essere molto buone, mai provate con il miele, ciao ciao
Non amo molto i dolci fritti, ma le frappe ( "Cenci" per noi fiorentini) sono troppo golosi! Così scrocchiarelli e friabili…mmmh, una vera bontà! E questa versione al miele e semi di papavero è una vera bontà!
che meraviglia, leggerissime, complimenti!
Ciao, comunque le chiami sempre quelle sono e davvero buonissime! Ognuno ha la sua ricetta, magari tramandati da mamma o nonna, ma sono uno dei dolci tipici del carnevale e in questo periodo ci stanno tutti!
baci baci
Ciao Laura, anche se non metti la data, ti tengo sotto controllo!
Mi piace l'idea dei semi di papavero e del miele! Che golosità! Ti abbraccio,
Sissa
le frappe reinventate in questo modo sono davvero uniche…
e poi come mi piace usare i semi di papavero..
ti va di partecipare con una bella storia e una ricetta a questo???
http://galline2ndlife.blogspot.com/2012/01/contest-bau-miao.html
Debbono essere squisite !!! che bontà, spero di assaggiarle presto !!! brava Laura 🙂
Mai provate con i semi di papavero, bella idea, un abbraccio SILVIA
noi li chiamiamo crostoli! originale l'idea dei semi di papavero!!…bentornata!! 😉