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Sciroppo di ribes dell’Artusi

Sciroppo di ribes
“I siroppi di frutta acidule, sciolti nell’acqua fresca o gelata, sono bibite piacevoli e refrigeranti, molto opportune negli estivi ardori…”

 

Con queste parole Artusi apre il capitolo dedicato ai “Siroppi” nel suo libro ” La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
Sicuramente, quando il maestro Pellegrino scriveva, le stagioni non erano totalmente in preda alla follia, Luglio ed Agosto erano davvero i mesi degli “estivi ardori” e non delle pioggia e della nebbia, come sta succedendo in questi strambi giorni.
Eppure è estate e, malgrado le temperature, alberi e piante portano a compimento il loro lavoro, fortunatamente.
Con un po’ di ritardo, quest’anno in giardino sono maturati anche i ribes.
La maggior parte li ho usati per la marmellata, che adoro, soprattutto per farcire i biscotti,
ha un colore unico!
E poi mi sono cimentata nello sciroppo.
In realtà in due versioni di sciroppo.
La prima versione, più semplice e sbrigativa l’ho realizzata cuocendo direttamente i frutti con lo zucchero e l’acqua.
Il gusto buonissimo, ma il colore leggermente torbido.
Poi, come spesso accade stavo sfogliando l’Artusi, cercando tutt’altro (una conserva per i fichi, mi sembra) e ho trovato la sua ricetta per lo Siroppo di ribes, con fermentanzione.
Non potevo non provarlo soprattutto perché il maestro promette un liquido limpidissimo e suggerisce per ottenerlo di abbondare nella fermentazione, tre o quattro giorni!
Non ho saputo aspettare tanto, mi sono fermata al secondo, ma fossi stata più paziente avrei ottenuto il più limpido tra gli sciroppi!
Per il resto ho seguito le sue indicazioni, fatta eccezione per le dosi… L’Artusi parte da 3 kg di ribes… io ne avevo giusto un 500/600 😉
Ecco il procedimento così come lo racconta il maestro…

 

Ribes
SCIROPPO DI RIBES DELL’ARTUSI
Ingredienti per 1 litro di sciroppo
500 g di ribes rosso
500 g di zucchero
un cucchiaino di acido citrico
Preparazione
“Disfate il ribes ne’
suoi grappolini come fareste ammostando l’uva e lasciatelo in luogo
fresco entro un vaso di terra o di legno. Quando avrà cominciato a
fermentare (il che può avvenire anche dopo tre o quattro giorni)
affondatene il cappello e rimestatelo con un mestolo due volte al
giorno, continuando questa operazione finché avrà cessato di alzare. Poi
passatelo per canovaccio a poco per volta, strizzandolo bene colle
mani, se non avete uno strettoio, e passate il succo spremuto da un
filtro anche due o tre volte, e più se occorre, per ottenere un liquido
limpidissimo.
Io mi sono fermata a due volte…
Ponetelo quindi al fuoco e, quando comincia ad entrare in
bollore, versate lo zucchero e l’acido citrico”…
Girate continuamente il
mestolo onde lo zucchero non si attacchi, fatelo bollir forte per due o
tre minuti, assaggiatelo per aggiungere altro acido citrico, se occorre.
L’acido citrico viene aggiunto per coprire il soverchio di dolciume.
Si conserva in luogo fresco (cantina o frigo) per un mese.
Lo sciroppo di ribes può essere servito diluendolo in acqua fredda, naturale o gassata: 1/4 di sciroppo e 3/4 di acqua; potete completare la bibita con qualche cubetto di ghiaccio e una fettina di lime o limone.
E’ ottimo anche come bagna per le torte.
Per ottenere una bibita alcoolica, potete sostituire l’acqua con il prosecco o la birra.
In purezza lo metto anche sul gelato o sullo yogurt!
 

 

ribes

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Commenti

  1. Chiara Setti dice

    29/07/2014 alle 5:53 AM

    Con l'artusi non si sbaglia mai….questo sciroppo dev'essere davvero speciale! 🙂 un bacio

    Rispondi
  2. Virginia S. Il GattoPasticcione dice

    30/07/2014 alle 7:11 AM

    Deve essere delizioso!!! Baci baci

    Rispondi
  3. Francesca P. dice

    30/07/2014 alle 12:09 PM

    Che colore me-ra-vi-glio-so! C'è tutto il sapore del sole e dell'estate che quest'anno si fa un po' desiderare…

    Rispondi
  4. sississima dice

    02/08/2014 alle 7:27 AM

    che idea fantastica, segno la ricetta, anche perchè non ho mai fatto uno sciroppo, è arrivato il momento di provare! Un abbraccio SILVIA

    Rispondi

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Mi chiamo Laura, vivo nel cuore dell’Abruzzo, in un paese dell’aquilano, circondato dal verde intenso dei boschi e dalle ombre morbide delle montagne. Solare, ma anche un po’ lunatica sono mamma, moglie, aspirante cuoca e apicoltrice neofita. Amo le cose semplici, ma non banali. Adoro cucinare, ma di più adoro il cibo. Mi piace definirmi food lover prima ancora che foodblogger!

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