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Sciroppo di rose

«Che cos’è un nome? Quel che noi chiamiamo col nome di rosa, anche se lo chiamassimo d’un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo».

William Shakespeare ha scelto queste parole per far parlare Giulietta, in una delle metafore d’amore più famose di sempre. Le rose non hanno bisogno di un nome per essere chiamate, poiché sono capaci di raccontarsi da sole grazie al profumo gentile dei petali.

L’utilizzo della rosa in cucina arriva da lontano, nello spazio e nel tempo. Questa tradizione millenaria, infatti, giunge dall’Asia, passando per le due città che per secoli hanno fatto da porte principali con il Medio Oriente: Genova e Venezia. Proprio qui si utilizza ancora maggiormente la rosa in cucina, secondo tecniche e lavorazioni che gli italiani hanno imparato a Costantinopoli durante scambi, viaggi, migrazioni.

In questi giorni il mio giardino veste un abito poetico con i cespugli di rosa che sbocciano e diffondono nell’aria il più dolce dei profumi.

C’è una rosa in particolare, di quelle che ti aspetteresti di trovare in un giardino descritto da Jane Austen, la rosa inglese: straordinariamente incantevole, tra i suoi petali rosa antico custodisce qualcosa di magico e raffinato
Il suo profumo racchiude infinite fragranze che ricordano il profumo del miele, della frutta, del muschio, dell’incenso, della mirra, del cedro.
Rapita da quel profumo soave e da quelle nuances delicate, mi è tornata in mente la tradizione tutta genovese di preparare lo sciroppo con i petali, e così, desiderosa di conservare la meraviglia di quel fiore per tutti i giorni dell’anno, ho raccolto un cestino di rose ed ho preparato il più poetico degli sciroppi incastrando l’aroma inebriante e il colore antico in quello che sembra un romantico elisir. Una gioia per i sensi.

Lo sciroppo di rose si prepara con i petali di rosa freschi, non trattata con pesticidi e coltivata lontano da fonti di inquinamento. Avendo quindi bisogno del fiore fresco, è possibile prepararlo solo nel periodo di fioritura, ovvero da maggio a giugno.

Quali rose scegliere per lo sciroppo

Per la produzione dello sciroppo si usano solitamente i petali delle rose antiche, le più profumose, in particolare: la Gallica e la Muscosa.
Se avete delle rose in giardino il mio consiglio è di seguire il vostro olfatto e di scegliere la rosa con i petali più profumati.

Come utilizzare lo sciroppo di rosa

Lo Sciroppo di rose si può utilizzare in un’infinità di modi. Durante la bella stagione prova a diluirlo in un bicchiere di acqua naturale con qualche cubetto di ghiaccio scoprirai una straordinaria bevanda fresca e dissetante. D’inverno sciogline un cucchiaino nell’acqua calda sarà una gradevole tisana rilassante. È anche ottimo per aromatizzare i dolci, preparare cocktail, nel tè al posto dello zucchero, sul gelato, sulla ricotta fresca, sulla macedonia, per inzuppare morbidi pan di Spagna… insomma l’unico limite è la fantasia!

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Sciroppo alle rose

Lo sciroppo di rose dall'incatevole color rosa antico è delicatamente profumato ideale come bevanda fresca e dissetante è ottimo anche per aromatizzare i dolci.
Chef: Laura

Ingredienti

  • 400 g di petali di rosa
  • 1 l di acqua
  • 1 limone non trattato
  • 1 kg zucchero di canna chiaro

Istruzioni

  • Disponi i petali di rosa larghi su un vassoio e controlla che non ci siano insetti; poi mettili in acqua bollente con il succo del limone e lascia macerare per 24 h. Al termine raccogli tutto il liquido, strizzando leggermente i petali con le mani, filtra con un colino a maglie fitte o con una garza, poi metti in una pentola con lo zucchero di canna, porta ad ebollizione per 15-20 minuti al massimo e infine versa caldo in bottiglie precedentemente sterilizzate. Fai raffreddare le bottiglie coperte da un telo. Potrebbe cambiare colore e profumo; conserva al riparo da luce e calore e dopo l’apertura conserva lo sciroppo in frigorifero.

 

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Commenti

  1. Tamara Giorgetti dice

    01/06/2020 alle 10:19 AM

    Le mie 5 stelle vanno a tutto l’insieme, lo sciroppo lo conosco e mi piace, ma tutto il rsto, il tuo giardino, le tue rose e le foto è tutto splendido, complimenti ragazza 😉5 stars

    Rispondi
    • Laura dice

      01/06/2020 alle 12:51 PM

      Grazie mille Tamara!:) Il soggetto è talmente bello che mi ha facilitato il compito ♥️

      Rispondi
  2. Simona Venturino dice

    23/01/2021 alle 1:11 PM

    Complmimenti, una curiosità: quante rose servono pero ottenere 400 gr di petali ? Grazie

    Rispondi

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Mi chiamo Laura, vivo nel cuore dell’Abruzzo, in un paese dell’aquilano, circondato dal verde intenso dei boschi e dalle ombre morbide delle montagne. Solare, ma anche un po’ lunatica sono mamma, moglie, aspirante cuoca e apicoltrice neofita. Amo le cose semplici, ma non banali. Adoro cucinare, ma di più adoro il cibo. Mi piace definirmi food lover prima ancora che foodblogger!

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